Festa della Repubblica
Fabio Finotti – direttore dell’IIC di New York – scrive in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica italiana, in cui si commemora il referendum che segnò il passaggio dalla monarchia alla repubblica. Passo cruciale per la realizzazione dell’ideale di uguaglianza, fu inoltre la prima votazione italiana a suffragio universale, incluse le donne. Il Direttore riflette sulla repubblica non solo come forma politica, ma come modo di pensare l’uomo fondato sulla parità, sulla legalità e sul dialogo. Viene enfatizzata la centralità della storia italiana nell’evoluzione dell’ideale repubblicano, dalla “res publica” e dal diritto romani, ai “parlamenti” di età comunale, fino alla Serenissima Repubblica di Venezia – primo stato a riconoscere l’indipendenza della Repubblica Americana.
Primo Maggio
In occasione della Festa dei Lavoratori, Fabio Finotti analizza la risemantizzazione del termine “lavoro” e osserva come nel corso del tempo abbia avuto a lungo un valore piuttosto negativo. È soltanto nel corso dell’Ottocento che si comincia a percepire come una possibilità per l’uomo di contribuire alla formazione della sua personalità. Dopodiché, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York offre una panoramica di carattere storico sull’istituzione della festa negli Stati Uniti e della sua diffusione in Europa, Italia compresa dove il lavoro acquista un’importanza notevole al punto da essere incluso nel primo articolo della Costituzione.
Democrazia digitale
Fabio Finotti, direttore dell’IIC di New York, discute dell’importanza della democrazia digitale alla luce dei nuovi scenari offerti dalle tecnologie, con particolare riguardo a internet. Sottolineando il legame inscindibile tra democrazia e cultura, si afferma che il vero significato di democrazia è dare a chiunque lo spazio e gli strumenti per apprendere e comprendere. In tal senso, internet può costituire uno strumento fondamentale per lo sviluppo democratico, a patto che lo spazio digitale sia veramente efficace nel permettere l’acquisizione di conoscenza. Per beneficiare dello spazio digitale, questo deve dunque essere ben organizzato nel quale l’individuo sappia orientarsi – come la città ideale della cultura rinascimentale italiana – e deve usare un linguaggio efficace ed ordinato, che consenta a ciascuno di apprendere. Solo in questo modo, internet diventerà uno strumento di apprendimento e di esercitazione delle nostre facoltà democratiche – due capisaldi della Costituzione italiana.
New York Landmark
Lo spazio è dedicato alla dichiarazione di “pietra miliare” della sede dell’Istituto Italiano di Cultura di New York ad opera della Landmarks Preservation Commission (1979). Nella voce, è contenuto il logo della NYC Landmarks Preservation Commission e l’atto di riconoscimento dell’edificio a “pietra miliare” della città (November 10th, 1970).
L’Istituto Italiano di Cultura di New York
Voce dedicata alla presentazione dell’Istituto Italiano di Cultura di New York con sede a Park Avenue all’interno di una palazzina neo-georgiana del 1919. L’Istituto, fondato ufficialmente nel 1961, era già attivo dal 1956 grazie a una serie di attività promosse dal Consolato che avevano come obiettivo quello di diffondere la cultura italiana negli Stati Uniti, missione che viene ancora portata avanti dall’Istituto.
Gli Istituti Italiani di Cultura
Presentazione degli 82 istituti italiani di cultura (IIC) nel mondo. Definizione della missione di promozione culturale della cultura e della lingua italiana all’estero. Inoltre, gli istituti italiani di cultura gestiscono un’ampia rete di biblioteche che contribuisce alla diffusione e promozione dell’Italia nel mondo. Per di più, consentono di facilitare il dialogo tra culture che è fondato su principi democratici.